Monesi-Redentore: Lorenzo Trincheri a un soffio dal record, Silva Dondero prima donna
Monesi ha un fascino particolare per gli appassionati di montagna. E’ l’unica stazione sciistica della Liguria e la sua montagna di riferimento, il Saccarello, è la montagna più alta della Liguria. Stazione sciistica vuol dire neve, e pensate che qui è nata nel 1929 e si disputa ancora una delle più antiche gare di scialpinismo italiane ed europee, la Coppa Kleudgen-Acquarone.
Ma siamo in estate, ultima domenica di agosto, e di corsa in montagna ci occupiamo. Da otto anni si disputa una bella corsa in montagna, la Monesi-Redentore, 8,7 km di salita per circa 800 metri di dislivello, dai 1385 metri di quota di Monesi ai 2165 metri del Redentore, statua posta sull’anticima del monte Saccarello (quota 2200 metri). Statua del Redentore che ha una storia particolare; costruita alla fine del XIX secolo per volere del Papa Leone XIII che propose la costruzione di venti monumenti per un omaggio a Gesù Cristo Redentore, da edificare sulle montagne più alte di ogni Regione Italiana. La statua bronzea fu eretta nel 1901, è alta 14 metri e un mattone del basamento è murato nella porta santa della Basilica di San Pietro nella città del Vaticano. Ma il Saccarello e il Redentore hanno anche una grande valenza laica. Abbiamo detto della montagna più alta della Liguria, ma è anche il punto di confine con la Francia e tra le regioni della Liguria e del Piemonte e le provincie di Imperia e Cuneo. Purtroppo da 3 anni la viabilità della zona è sconvolta dalla frana che ha separato Monesi di Triora da Monesi di Mendatica.
E non solo la viabilità, ma anche la vita di chi qui continua ad abitare e tenere aperte le attività come l’albergo ristorante La Vecchia Partenza, il bar Vittoria e il noleggio negozio articoli da montagna Mela Verde, ai quali bisognerebbe fare un monumento per la loro resilienza in questa situazione.
Marco Lanteri, il titolare di Mela Verde, è l’anima e cuore di questa manifestazione: “Grazie a tutti quelli che sono venuti a correre, nonostante i disagi dovuti alla strada ancora chiusa per lavori dopo la frana del 2016. Facciamo di tutto per cercare di tenere aperta e attiva questa piccola stazione, e speriamo che per l’inverno con la riapertura della strada, Monesi ritorni ai fasti di un tempo, un piccolo gioiello per gli sport invernali in una regione considerata solo per il mare. La gara è andata bene, il tempo è stata dalla nostra parte, il vincitore Trincheri ha sfiorato il record, appuntamento a tutti per l’anno prossimo.”
La cronaca sportiva vede un’ottantina di corridori al via per una corsa in montagna di sola salita, sulla strada che fa parte della famosa “Via del Sale”, l’itinerario che parte da Limone Piemonte, passa per Monesi e termina al mare. Strada asfaltata e cementata nei primi 5 km, quindi sterrato negli ultimi 3,5 km. Nella gara maschile vittoria di Lorenzo Trincheri, portacolori della squadra cuneese del Roata Chiusani, ma imperiese di Dolcedo, anzi “Il camoscio di Dolcedo”, visto che è uno specialista delle grandi corse in montagna, non solo sulle Alpi, ma anche all’Etna e nella spagnola Pico Veleta in Sierra Nevada, oltre ad aver centrato la top five anche nella Marathon des Sables. Nel suo palmares mette anche la Monesi-Redentore che correva per la prima volta, vincendola in 44’46” e arrivando a soli 2 secondi dal record di Zandonella. Lo seguono sul podio lo stupefacente figlio Alessio Trincheri, che a soli 16 anni arriva secondo in 46’26”, mettendo in riga tutto il resto della corsa, con Franco Fabio, vincitore di 2 edizioni, sul terzo gradino del podio in 47’22”. Completano la top ten Manuele Ferrero 4° in 50’54”, Mirco Amico 5° in 51’36”, Andrea Martino 6° in 52’11”, Eros Gandolfi 7° in 52’17”, Oscar Bracco 9° in 52’25”, Giancarlo Costa 9° in 53’23” e Luca Gorlero 10° in 54’00”.
Nella gara femminile bissa il successo del 2018 Silva Dondero, anche decima assoluta, in 53’53”, portacolori dei Maratoneti Genovesi, detentrice del record e protagonista delle corse in liguria e nel basso Piemonte, alla 39a vittoria stagionale, che se non è un record, poco ci manca. Completano il podio femminile Silvana Pecolio seconda in 1h01’13” e Ramona Siri terza in 1h02’20”.
In allegato la classifica completa e alcune foto della Monesi-Redentore.